| Editore: | Editori Riuniti Univ. Press | 
| Genere: | Filosofia | 
| Autori: | Icilio Vecchiotti | 
| Pagine: | 360 pagine | 
| ISBN13: | 9788864730172 | 
| Lingua: | it | 
Il discorso buddhistico diventa ora estremamente complesso, dato che ha 
alle spalle non solo secoli di speculazione brahminica, ma anche secoli 
di meditazione h(nayanica. Non si insisterà mai troppo sulla funzione 
logico-diacronica, che appare negata dalle «ricerche» degli orientalisti
 d’accampamento, la cui prospettiva coincide con quella colonialistica, 
che tutto identifica nella confusione di un unico nebbioso misticismo. 
Il cammino buddhista che abbiamo alle spalle è quello del primo 
movimento della ruota. Solo all’interno del Mahayana si tennero il 
secondo e il terzo giro, ma le prime forme mahayaniche sono ancora 
nell’orbita del primo giro. Da questo punto di vista, la riflessione 
nagarjuniana rappresenta davvero una svolta. Ma ad essa non si arriva 
d’un salto. La filosofia che si è stabilita saldamente nel pensiero 
h(nayanico è una filosofia della relazionalità, visto che la teoria del 
duodècuplo nesso causale è una teoria della relazionalità e come tale 
era sembrato porsi il buddhismo stesso, sulle parole del suo Fondatore. 
Ma la cosa non era affatto esente da problemi. Se il mondo è 
relazionalità, come fa questa a dissolversi nel fluire, se è vero, come è
 vero, che solo il fluire vorticoso delle cose può considerarsi reale? 
Non rappresenta la relazione un modo del fermarsi (oltreché del 
formarsi) del flusso? Una teoria del divenire non imbriglia con ciò 
stesso il divenire stesso?