Editore: | Psiche |
Genere: | Mente, corpo e spirito |
Autori: | Mario Thanavaro |
Pagine: | 192 pagine |
ISBN13: | 9788896093955 |
Lingua: | IT |
Questo incontro con Mario Thanavaro vuole infondere nel lettore
l’aspirazione ad intraprendere un cammino spirituale e a viverlo con la
stessa tensione interiore con cui lui l’ha vissuto e che molti altri
occidentali hanno cercato nei loro viaggi in Oriente. Il testo si
presenta come una raccolta di testimonianze, domande e risposte che
offrono le coordinate per intraprendere tale meraviglioso viaggio grazie
al ‘Dharshan’. Il termine sanscrito ha un’origine antica: deriva dalla
radice dṛś che significa «vedere», ed è traducibile letteralmente come
“punto di vista” o “visone del divino”. Il fedele hindu può ricevere il
Dharshan e la sua benedizione direttamente dalla Sua presenza spirituale
in un tempio, oppure da un Avatar, un Maestro incarnato o un Guru.
Ritroviamo
la stessa radice etimologica nel verbo drsh che compone il termine
aramaico Darosha che significa «interpretare, spiegare la scrittura» e
il cui uso è riservato esclusivamente ad un contesto religioso. Nella
tradizione ebraica il Dharshan è impartito dal Rabbi, il «Maestro» che
svolge la funzione pedagogica di predicatore e legge la Torah stando
seduto su un «trono» poco sopraelevato rivolto verso l’assemblea. Questa
stessa modalità di trasmissione dell’insegnamento si ritrova in molte
tradizioni religiose, comprese quelle del Buddhismo. Per il praticante
spirituale il Dharshan è un evento che avviene principalmente sul piano
della coscienza, da mente a mente, da cuore a cuore, in un’interazione
profonda con il proprio Maestro/a, che agevola l’illuminazione. Per il
buddhista il Dharshan coincide con la trasmissione del Dhamma,
l’insegnamento per il Risveglio della coscienza. Questo viene dato con
l’intento di facilitare nell’ascoltatore o il suo interlocutore la
“chiara visione”, la comprensione profonda della realtà affinchè ciascun
essere sia illuminato.