Editore: | Astrolabio Ubaldini |
Genere: | Buddhismo |
Autori: | Carla Gianotti |
Pagine: | 206 pagine |
ISBN13: | 9788834017937 |
Lingua: | IT |
In continuazione ideale con il volume “Donne di illuminazione”,
pubblicato dall’autrice in questa stessa collana, vengono qui tradotte
per la prima volta dall’originale tibetano le brevi agiografie di
ventiquattro jo mo, contenute in un testo non posteriore al XIII secolo
intitolato “Storia delle ventiquattro jo mo”. Discepole del noto maestro
buddhista tantrico indiano Dampa Sangye (morto nel 1117), queste
ventiquattro venerabili ebbero un posto particolare nella cerchia di
discepoli e discepole che il maestro raccolse attorno a sé nel Tibet
meridionale. Se pure nella tradizione buddhista tibetana il termine non
indica un particolare stadio di ottenimenti spirituali, molte di queste
jo mo furono adepte straordinarie, che condussero una vita di profonda
devozione e preghiera, lontane dal mondo e dissimulando la loro vera
identità. Dall’agiografia dedicata al maestro Dampa, poi, ci sono
pervenuti alcuni ‘canti spirituali’ o ‘canti di realizzazione’ di
particolare bellezza e finezza poetica, attribuiti a tre jo mo sue
discepole, unitamente ad alcune istruzioni spirituali del maestro alle
sue ‘figlie del cuore’. Come scrive il bodhisattva Kunga, il discepolo
di Dampa che avrebbe ricevuto direttamente dal maestro l’incarico di
compilare la raccolta, “la Storia delle ventiquattro jo mo è un racconto
assolutamente autentico, scritto come messaggio per le donne delle
future generazioni”. Tale messaggio assume una valenza particolarmente
significativa se contestualizzato nell’orizzonte sociale e religioso in
cui si dipanano le narrazioni delle jo mo: quello di una cultura che non
ha tramandato, se non in rari casi, il sapere delle donne devote, e che
dunque non ha purtroppo saputo fare memoria dell’esperienza delle donne
per produrre tradizione spirituale. Solitamente chi non ha voce, non ha
storia: la parola e la memoria sono un privilegio. Grazie a questi
testi un’esile eco è giunta fino a noi, in margine.